La campagna vaccinale, seppur inizialmente contradditoria e con notizie ed informazioni che non hanno aiutato e non aiutano tutt’oggi ad uscire dalla diffidenza, è l’unico strumento reale che abbiamo per fronteggiare il virus, riconquistare spazi, vivere e lavorare nella sicurezza, viaggiare, far ripartire l’economia e la crescita del nostro Paese e del Mezzogiorno.
La Uil, i Sindacati, lo hanno detto da subito e lo hanno ribadito con più forza visti i tentativi di strumentalizzazione, attraverso una polemica infuocata ed ingiusta avviata nei mesi estivi sulla stampa, che ci indicava come sostenitori dei no vax. Siamo per i vaccini, siamo per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro da sempre, tanto da farne una incisiva e significativa campagna di sensibilizzazione nazionale dal titolo chiaro “zero morti sul lavoro”.
L’altra sfida complicata, ma molto importante, che pur ci aspetta, è quella di sanare il vulnus economico, occupazionale e sociale aggravato dalla pandemia.
Nelle regioni meridionali, purtroppo, scontavamo ancora i riverberi della crisi del 2008 e gli errori di una politica mai veramente lungimirante dalla Cassa del Mezzogiorno in poi. La pandemia ed i suoi effetti hanno fatto il resto.
Come primo obiettivo, la Uil Campania ha quello di difendere e tutelare l’apparato industriale esistente. La vertenza Whirlpool in questi ultimi due anni, attraverso le battaglie tenaci delle lavoratrici e dei lavoratori, dovrebbe essere in testa alla lista degli impegni e delle responsabilità di chi governa e decide, anche per non tracciare un percorso pericoloso che vede le multinazionali prendere nostre risorse e poi scappare, lasciando i nostri lavoratori e cittadini in un inarrestabile disagio economico e sociale. La nostra industria, poi, vanta eccellenze e professionalità anche nel settore dell’automotive, dell’aerospazio, dei cantieri e quindi, realtà come Leonardo, Stellantis, Fincantieri vanno preservate, tenendo sempre un occhio rivolto al futuro.
L’industria va difesa, ma con essa anche i servizi essenziali, dalla sanità passando per la scuola e i trasporti. Non si può pensare alla crescita senza questi pilastri fondamentali. Il Pnrr, poi, ci pone dinanzi ad una grandissima responsabilità ovvero quella di fare investimenti nuovi a partire dalle infrastrutture, puntando sulla eco-compatibilità degli interventi, la green economy e passando per la digitalizzazione e le nuove tecnologie.
Queste premesse ci fanno immaginare un Mezzogiorno moderno, dinamico, dove non ci siano più distanze fisiche, economiche e culturali, dove quel gap tra Nord e Sud possa essere realmente ridotto. Questa è una grande occasione per il Sud e per l’intera nazione. Le parole ed i buoni intenti da soli non servono, la Uil ha le sue proposte, che sono le proposte di chi conosce da vicino il mondo del lavoro, le sue capacità e professionalità.
Questa svolta la possiamo imprimere, ma servono la conoscenza e la responsabilità di tutti i soggetti in campo ed una grande capacità di ascolto e condivisione.