sabato 02 Dicembre 2023

RIPROGETTARE IL FUTURO DI TORINO E DEL PIEMONTE

Negli ultimi anni il Piemonte si è fortemente indebolito nel confronto con i territori maggiormente evoluti del Paese. I principali indicatori economici indicano una regione in difficoltà, con un urgente bisogno di “ripensare” e riprogettare la sua struttura economica per rilanciarsi al più presto.

Il 27 luglio il Presidente della Regione Cirio e la Sindaca di Torino e area metropolitana Appendino hanno incontrato il Presidente del Consiglio Draghi per discutere delle possibili strategie di sviluppo per il Piemonte, dopo la grave crisi prodotta dalla pandemia, che ha aggravato le difficoltà già in essere. Il confronto, giudicato proficuo, si sta ora sviluppando con il ministro dello Sviluppo economico Giorgetti, incaricato dal Presidente Draghi di concretizzare i progetti di sviluppo industriale del territorio.

È stato consegnato al premier un dossier che rappresenta la situazione economica, produttiva e occupazionale del territorio, le sue eccellenze e le progettualità per il futuro. Sono stati indicati cinque assi: automobile, elettrico, idrogeno, aerospazio e intelligenza artificiale, corredati dalle schede relative ai progetti su cui il Piemonte intende puntare all’interno del PNRR. Nello specifico sono segnalati: il centro di competenza per la manifattura (80 milioni di euro di investimento), la creazione del polo di ricerca e innovazione per l’aerospazio (1,2 miliardi), la realizzazione di una gigafactory per le batterie elettriche (un miliardo), la cosiddetta «Hydrogen Valley» per l’introduzione dell’idrogeno nei trasporti (150 milioni) e il centro italiano per l’intelligenza artificiale per auto, spazio e industria 4.0.

In Piemonte l’industria automobilistica rappresenta il 40% della produzione nazionale (con una presenza di imprese pari al 34% solo nel comparto della componentistica) e il 22% dell’export nazionale dei mezzi di trasporto. L’intera filiera ha una valenza occupazionale di oltre 70 mila lavoratori. Il Presidente Cirio ha evidenziato, inoltre, che il Piemonte sa fare rete con tutte le sue componenti, dal Sindacato all’Unione industriale, fino alle forze politiche.

Una ipotesi aggiuntiva, rispetto ai cinque filoni elencati, è scaturita dal confronto con il ministro dello Sviluppo Economico e riguarda la candidatura dell’area metropolitana di Torino per una megafabbrica del nuovo polo produttivo di Intel, il colosso statunitense di microchip e semiconduttori. In proposito, esiste la piena consapevolezza delle incognite da sciogliere, a cominciare da quelle relative alle scelte che saranno fatte in concorrenza/complementarietà con Germania, Francia e altri territori italiani.

Fino ad oggi, i confronti istituzionali sono stati preceduti e seguiti da riunioni che hanno visto la presenza e l’apporto delle principali parti sociali piemontesi. Nel prosieguo sarà utile definire il modo migliore per continuare a fare sistema e i rapporti con gli specifici tavoli di confronto nazionali che non devono essere depotenziati, ma rafforzati.