Da oltre 150 anni, Poste Italiane ha sempre propugnato e accompagnato le grandi trasformazioni tecnologiche, sia in ambito postale che in quello finanziario. Con la sua capillare presenza sul territorio, oltre 13.000 uffici postali, continua a presidiare tutti i Comuni italiani a tutte le latitudini. Questa rete è senza dubbio un alto valore aggiunto e se valorizzata può costituire il cardine su cui far girare un nuovo e moderno sistema di inclusione sociale.
In realtà le reti di Poste Italiane sono due. C’è quella fisica e logistica costituita dai tanti centri di raccolta, di smistamento della posta, dai centri di recapito dai quali migliaia di postini raggiungono tutti i giorni i cittadini, fino agli uffici postali dislocati in tutti gli agglomerati urbani. C’è quella informatica della trasmissione dati, sulla quale si veicolano notizie, informazioni e servizi a tutti i cittadini, non solo a quelli delle grandi aree metropolitane, ma anche quelli degli oltre 8000 Comuni italiani.
Questa, dal punto di vista sociale, è la funzione più importante di Poste Italiane, quella di contrastare l’isolamento e lo spopolamento dei nostri tanti meravigliosi borghi, creando opportunità di sviluppo e di lavoro.
Ci aspettiamo che si generino apposite sinergie con gli enti locali, affinché Poste Italiane possa continuare a presidiare il territorio e a rappresentare un sicuro avamposto dello Stato anche in quei territori più svantaggiati in quanto geograficamente più isolati.
Poste Italiane può sostenere il Paese, ad esempio, nell’emergenza sanitaria Covid-19, mettendo a disposizione la propria flotta logistica per trasportare in tutta Italia le dosi del vaccino e può raccogliere e vincere la sfida dell’E-commerce. Il Closing di pochi giorni fa per l’acquisto di Nexive, prima azienda privata di recapito e logistica in Italia, contribuisce a rafforzare la posizione di Poste Italiane quale vettore qualificato in questo segmento di mercato.
Una sfida soprattutto occupazionale dalla quale, come sindacato, non intendiamo sottrarci anche attraverso un confronto negoziale per ridisegnarne i contorni, sempre però all’insegna della tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori.
Altro aspetto fondamentale è quello della digitalizzazione, uno dei pilastri della strategia “Europa 2020”. Si dovrà far leva sul potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per favorire innovazione e progresso. L’uniformità dei sistemi informatici della Pubblica Amministrazione, ad esempio, ne è un aspetto saliente. Anche in questo importante settore, Poste Italiane può contribuire a promuovere e diffondere sulla sua rete informatica iniziative di supporto per una forte azione di alfabetizzazione digitale.
Il ruolo del sindacato e della Uilposte non può che essere quello di difesa del lavoro e dei diritti dei lavoratori, coniugando nell’ambito di un’intelligente strategia negoziale, esigenze di mercato ed esigenze occupazionali.
Le nostre priorità sono quindi, il rinnovo in tempi brevi del CCNL, in linea con quanto già avvenuto in altre categorie, e la messa in campo di sempre più efficaci politiche attive del lavoro.
Azione, quest’ultima, già proficuamente avviata con uno specifico accordo, fortemente voluto dalla nostra organizzazione, nel triennio 2018-2020 e da rinnovare al più presto, per sviluppare i livelli occupazionali e per offrire nuove opportunità di lavoro ai nostri giovani.